Con una lettera diffusa attraverso i media, il Papa emerito Joseph Ratzinger ha espresso il suo dolore per le vittime di abusi da parte della Chiesa, chiedendo perdono per quello che è successo, e soprattutto per lo scandalo degli abusi sessuali nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga, che lo ha visto coinvolto in quanto per cinque anni ne fu arcivescovo.
“In tutti i miei incontri, soprattutto durante i tanti Viaggi apostolici, con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti, ho guardato negli occhi le conseguenze di una grandissima colpa e ho imparato a capire che noi stessi veniamo trascinati in questa grandissima colpa quando la trascuriamo o quando non l’affrontiamo con la necessaria decisione e responsabilità, come troppo spesso è accaduto e accade. Come in quegli incontri, ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono”. Questo è in parte il contenuto della lettera del Pontefice emerito.
La piaga delle violenze commesse dal clero è una macchia sulla Chiesa, divenuta ormai tanto grande e pubblica da non poter essere più nascosta. Ma non si tratta solo degli abusi sessuali, che pure sono atti gravissimi: si pensi anche alle adozioni forzate, alle ragazze madri “internate” in alcuni conventi di suore, soprattutto in Irlanda (https://www.open.online/2021/01/13/irlanda-rapporto-violenze-istituti-religiosi-ragazze-madri-bambini-morti-maltrattamenti/), e si inizierà a comprendere quanto il fenomeno sia più ampio e globale, e quante vittime abbia fatto.
Benedetto XVI si definisce addolorato, sposando la linea di rigore e chiarezza adottata anche da Francesco. Le parole di questo vecchio Pontefice, ormai novantaquattrenne, al di là del linguaggio formale, vanno lette anche come un’ammissione di colpa che, in altri tempi, sarebbe stata impensabile.
L’auspicio migliore è che la Chiesa, sia pure con i suoi tempi, possa bloccare o ancora meglio, vigilare finalmente in maniera attenta su quanto accade tra le sue mura, comminando la giusta punizione a quanti commettono abusi se è vero che, come è scritto nel Vangelo secondo Marco: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”.
(9 febbraio 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata