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martedì, Gennaio 14, 2025

L’ometto qualunque, la pacca alla cronista e i soliti “guardate cosa succede per una cosa così”

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Il molestatore di Greta Beccaglia, la giornalista di Toscana TV molestata in diretta durante il servizio del dopo partita Fiorentina Empoli, ha un nome e un cognome. Si chiama Andrea Serrani, è un ristoratore di 45 anni, ha una compagna e  una figlia. Un uomo qualunque, si potrebbe dire. Un molestatore qualunque, forse sarebbe la descrizione più precisa. Si, perché questi soggetti fanno della loro normalità l’arma più potente. Mica vanno in giro con l’impermeabile da aprire al bisogno, o hanno un campanello al collo che ne annuncia l’arrivo. Il molestatore è quello che, dopo, dichiara, come ha fatto Serrani alla stampa: “Mi descrivono come un violentatore ma non sono così. A casa sanno che non sono una persona cattiva. Stiamo passando tutti i dispiaceri possibili del mondo”. Invece, Greta Beccaglia sta ballando la giga, come no. Il nostro soggetto ha dichiarato che era deluso per la partita e quindi si è sfogato così.  Anzi, laddove ci fosse ancora bisogno di capire il suo livello di misoginia e maschilismo ha aggiunto, durante un’intervista radiofonica: “Uno lavora una vita, si crea una vita e poi guardate cosa succede per una cosa così…”.

Vittorio Sgarbi e Vittorio Fetri hanno poi fornito i loro non richiesti commenti al fatto. Sgarbi ha cercato di minimizzare, mentre Feltri ha twittato: “Un tifoso della Fiorentina ha dato uno schiaffetto sul sedere a una giornalista televisiva e pare che sia cascato il mondo. Vi sembra il caso di discuterne per ore?”.

Questo è il quadro davvero miserabile di una parte d’Italia. Anni di lotte, di rivendicazione di diritti, di interventi nelle scuole per formare i giovani al rispetto reciproco vengono messi in pericolo da gente del genere. Mentre invece in Australia sono stati resi pubblici i dati relativi all’incidenza delle molestie sessuali al Parlamento: si parla del 63% delle deputate, dati definiti spaventosi dal premier Scott Morrison.

Per concludere, a Serrani sono stati comminati 3 anni di Daspo; al giornalista Micheletti, che dallo studio di Toscana TV invitava Beccaglia a non prendersela troppo, è stata comunicata la sospensione; per un altro tifoso, che subito dopo Serrrani si avvicinava a Beccaglia toccandola col corpo, si stanno prendendo provvedimenti. E tutto ciò accade solo perchè le immagini hanno registrato i fatti, altrimenti possiamo immaginare cosa sarebbe successo.

E’ la legge sodale del branco. Licenza di toccare il c**o.

 

(1 dicembre 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



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