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Funerali nazisti. Cosa spinge una donna ad abbracciare i valori fondanti di una dittatura assassina e per nulla rispettosa del suo genere?

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Il funerale tenuto a Roma lunedì 10 gennaio per la scomparsa di una militante di Forza Nuova – di cui stiamo ancora aspettando l’annunciato scioglimento, deciso dalla politica dopo gli avvenimenti di Roma e la devastazione della sede della CGIL del 9 ottobre 2021 – ha avuto la particolarità di vedere la bara ricoperta da una bandiera nazista. Il fatto, accaduto fuori della chiesa nella quale si erano tenute le esequie, è stato ripreso tramite un video diventato virale e  prontamente condannato dal Vicariato di Roma attraverso una nota, nella quale si parla di “strumentalizzazione ideologica grave, offensiva e inaccettabile”, così come riportato sul sito di RaiNews.

Va comunque considerato anche un altro aspetto: cosa spinge una donna ad abbracciare i valori fondanti di una dittatura assassina e per nulla rispettosa del suo essere, appunto, una donna? Conoscono queste militanti qual era il posto nel quale il nazismo e il fascismo relegavano il loro sesso? Sanno o non sanno che Mussolini voleva le donne in casa, a fare figli, addirittura premiandole a seconda di quanti ne partorivano? Nell’era del web, come è possibile aderire a un revisionismo storico di stampo nazista, quando facendo una ricerca si hanno i dati relativi al numero di ebrei passati per i camini dei campi di concentramento (sei milioni); dei russi morti durante il conflitto (20 milioni circa); delle devastazioni compiute in Italia; delle donne stuprate e uccise; della strage – una su tutte – di Sant’Angelo di Stazzema? E le parole di Liliana Segre o di Sami Modiano o di Sandro Pertini? Tutte balle?

E’ semplice ignoranza oppure si tratta di ostinazione a non voler vedere la realtà?

Le domande sono molte. Però non si può passare sopra a cose del genere e ben venga il pubblico sdegno al quale, spero, vorrà aggiungersi anche la lettura di qualche testo di storia contemporanea da parte di questi “camerati”, sempre che siano in grado di leggere, ovviamente.

 

(11 gennaio 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 



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